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42 – storie da un edificio mondo è online
il film è online su http://www.vimeo/channels/tooa
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segnalazioni e link
alcune segnalazioni e recensioni di 42:
NABA – nuova accademia di belle arti
e le schede del film di chi ha partecipato alla realizzazione:
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radio popolare
qui un’intervista durante la trasmissione Chassis, di Radio Popolare (29.11.10)
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1 dicembre, festival filmmaker
il 1 dicembre al festival filmmaker di milano verrà presentato il film
42
storie da un edificio mondo
video e animazione stop-motion, Italia/Francia, 2009
18’
Un film di Francesca Cogni e Donatello De Mattia
Soggetto: Francesca Cogni, Donatello De Mattia, Fabio Falzone
Sceneggiatura: Fabio Falzone, Francesca Cogni
Immagini reali: Donatello De Mattia
Disegni e animazione: Francesca Cogni
Montaggio: Francesca Cogni
Suono: Francesca Cogni e Donatello De Mattia
Musiche: ventiili, 2009
una produzione GingerProduzioni / TooA e Film Flamme Sacre
info: 42film.wordpress.com
qui l’intervista a radio popolare durante la trasmissione chassis di Barbara Sorrentini del 29.11.09, su 42
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42 – sinossi
(english below)
42
storie da un edificio mondo
Una donna che cucina, un uomo che aspetta, un parrucchiere in uno sgabuzzino, una figurina scura su un tetto, un affollato evento mondano. E parallelamente un edificio che si svela, prende forma, si racconta.
Non succede quasi niente in 42, piccoli ritratti di una quotidinità obliqua in cui la realtà e l’immaginario collettivo si mescolano fino a diventare inscindibili.
42 è il diario di un palazzo (a Milano, viale Bligny 42) famoso alla cronaca ma sconosciuto nella sua intimità, nei suoi ritmi di ogni giorno, nel suo essere insieme casa e città, normalità ed eccezione, catalizzatore di sogni e contemporaneamente generatore di incubi.
La realtà e la leggenda si mescolano, la Storia e le storie: nei sui corridoi e per le sue scale si possono incontrare Vallanzasca, una ragazza tunisina, dei terroristi, una famiglia indiana, una galleria d’arte contemporanea, un operaio degli anni ’50, una casa editrice, uno spacciatore, l’artista Maurizio Cattelan…
Sono storie di suoni sovrapposti e incrociati, di musica e di grida, di odori e lingue di paesi lontani, di strati di Milano molto diversi tra loro, che si incontrano ogni mattina ed ogni sera nello stesso cortile.
A woman who cooks, a man who waits, an hairdresser in a closet, a dark figure on a roof, a crowded art-show.
Nothing seems to happen in 42, just a collection of portraits in a place where reality and imaginary merge to become
inseparable.
42 is the diary of a wellknown building in Milan, Viale Bligny 42.
But here, we can listen to its hidden intimacy, to its rhythms of everyday life.
The building is both house and town, normality and exception, a catalyst of dreams and simultaneously a generator of
nightmares.
The reality and the legend commingle, the History and the stories: in its stairs and corridors we meet Vallanzasca the
bandit, a young mother from Tunisia, a cell of terrorists, an Indian family, a contemporary-art gallery, a worker of the
’50s, a publishing house, a pusher, the artist Maurizio Cattelan.
These are stories made by sounds overlapped and crossed, a mix of musics and shouts and smells and differend
languages.
Everything mixed in the same courtyard.
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cos’è 42 (il film)
Dire «abito in viale Bligny 42» è come presentare un biglietto da visita particolare. Anche se non hai mai visto il luogo, qualcuno ti ha già raccontato una storia dell’ “Edificio Mondo”.
Il nostro ritratto parte dalle storie di un palazzo decadente, vistosamente schiacciato fra condomini signorili e molto vicino all’Università Bocconi. Prosegue con le ricerche e le interviste effettuate negli anni da Francesca e Donatello (Abitare in un edificio mondo nel volume curato da Multiplicity.lab “Milano, cronache dell’abitare”, Bruno Mondadori, Milano, 2007), e da un periodo di vita trascorso al suo interno da Fabio, che ha cominciato un blog (edificiomondo42.wordpress.com), in seguito divenuto una piattaforma da cui riprendere un lavoro collettivo.
Per la sua struttura ad alveare, l’edificio è un contenitore. Negli anni si è depositata un pezzo di storia dell’immigrazione e dell’emarginazione milanese, sempre in bilico tra reale e mito, tra Storia, personaggi “eccellenti” e Immaginari. Ha ospitato una cellula terroristica di Al Qaeda, un’amante di Vallanzasca, un nucleo delle Brigate Rosse e lo studio dell’artista Maurizio Cattelan.
Ma il civico 42 è anche un luogo dove studenti, lavoratori, anziani e famiglie possono vivere a basso costo, e in condizioni spesso al limite. Nei suoi 213 piccoli appartamenti, divisi tra 2 stecche e 5 piani, vivono diverse realtà – spesso in modo eclatante – e differenti persone, di sicuro molte più di 213. Conosciuto soprattutto per i trafiletti di cronaca nera, l’edificio ha ospitato e ancora oggi dà spazio a centri della cultura indipendente milanese, con la Galleria Emi Fontana – ormai solo gli uffici – e la casa editrice Shake, con la sua libreria.
L’Edificio Mondo vive in un’altra dimensione, una città in miniatura che sembra anticipare e accelerare la città e le sue dinamiche.
Questo film è stato realizzato grazie al premio Filmmaker in Prima Persona – Premio Vita 2009
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